venerdì 15 aprile 2011

NAUFRAGI

Questa mattina svegliandomi il mio pensiero va a chi fugge la disperazione e l'orrore della guerra in cerca una speranza.
Dedico a loro questi bellissimi versi di Emily Dickinson.

"Tre volte al mio respiro dissi addio
e per tre volte non mi volle lasciare,
ma restò ad agitare il debole ventaglio
che l'acqua si sforzava di fermare.
Per tre volte le onde mi sospinsero in alto,
mi ripresero, poi come una palla,
fecero smorfie azzurre sulla mia
faccia, e lontano spinsero una vela
che strisciava, distante qualche lega,
ed amavo vederla, pensando, nella morte,
com'era bello osservare quel punto
dov'eran volti umani.
Si fece sonnolenta l'onda, non il respiro.
Si cullavano i venti come bimbi,
e poi il sole baciò la mia crisalide
ed io mi alzai per vivere."
(E. Dickinson)

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